Associazione Cultura Cattolica

Georgij Iosifovich Moskva, sacerdote cattolico

1910 – 1941
Fonte:
CulturaCattolica.it

Padre Georgij nasce a Zurigo (Svizzera) nel 1910. Nel 1935 si laurea in lettera all’università di Cracovia e nel 1939 in teologia presso il Pontificio istituto orientale di Roma. Viene ordinato sacerdote di rito bizantino. Esercita il ministero ad Albertyn, regione di Slonim (in quel tempo territorio polacco) dove i gesuiti avevano il noviziato. In seguito è nominato dal Vaticano professore e rettore del seminario di Dubno. Nel 1938 è rettore del seminario di Albertyn. Nel dicembre 1939, durante l’occupazione sovietica, giunge clandestinamente a Leopoli e con passaporto falso riesce a farsi assumere come operaio presso una base petrolifera. Il 15 agosto 1940 è arrestato dalle guardie ungheresi mentre tentava di attraversare clandestinamente il confine. Viene rinchiuso nella prigione di Budapest dove attraverso il cappellano delle carceri riesce ad informare i gesuiti a Roma del suo arresto, grazie ai quali dopo due mesi è liberato e può ritornare a Roma dove stende un rapporto circostanziato sulla situazione dei cattolici in URSS. Gli viene proposto di ritornare in Russia.
Il 29 gennaio 1941 è arrestato dalle guardie sovietiche di frontiera mentre tenta di attraversare clandestinamente il confine dalla parte dell’Ungheria e inviato prima nelle prigioni di Leopoli e poi di Kiev. Per alcuni mesi confessa di essere stato ingaggiato dallo spionaggio ungherese, ma non rivela il suo stato di sacerdote.
Il 7 luglio 1941 padre Georgij Iosifovich Moskva è condannato a morte come nemico del popolo e nello stesso giorno è fucilato nella prigione di Kiev. Aveva 31 anni.