Associazione Cultura Cattolica

Petr Ksenofontovich Sosenko, laico cattolico

1900 – 1936
Fonte:
CulturaCattolica.it

Petr nasce il 13 settembre 1900 nel villaggio di Dulibi (Galizia) in una famiglia greco – cattolica. Il padre era sacerdote. Trasferitosi a Leopoli, Petr entra nell’ordine dei marianisti e qui segue i corsi all’università clandestina fino ad ottenere il dottorato in diritto. Nel 1926 è a Kiev e lavora come aiuto segretario della commissione giuridica di cassazione presso il Tribunale Supremo dell’Ucraina. Nel 1926 fa amicizia con la figlia di padre Nikolaj Shchepanjuk e il 1 agosto si sposa. Nello stesso anno è mandato dal commissariato popolare dell’educazione a Kiev per perfezionare gli studi scientifici allo scopo di poter diventare membro dell’Accademia Ucraina delle scienze.
Dal 1 gennaio 1931 Petr Ksenofontovich è collaboratore scientifico nella Commmissione per i diritti civili dell’Accademia Ucraina delle scienze. In qiesto periodo è parrocchiano della chiesa greco-cattolica del Sacro Cuore. Dal 1927 il suo padre spirituale è padre Kazimir Naskrenckij e, dopo il suo arresto, padre Boleslav Blechman il quale lo consiglia invano di passare al rito latino.
Il 13 aprile 1933 Petr Ksenofontovich viene arrestato mentre sta visitando nel lager (Temlag) padre Nikolaj Shchepanjuk. Durante la perquisizione gli trovano addosso un crocifisso, un libro di preghiere e del denaro. Il 29 aprile 1933 è trasferito nella prigione di Kiev e il 2 maggio 1933 rinchiuso in una clinica psichiatrica per detenuti. Il 19 agosto viene liberato e il 29 luglio 1935 arrestato a Kiev nell’inchiesta del “gruppo fascista controrivoluzionario di sacerdoti cattolici di rito latino e di rito greco cattolico dell’Ucraina”.
Il 14 maggio 1936 Petr Ksenofontovich è condannato a 5 anni di lager, Assieme a padre Nikolaj Shchepanjuk e p. Stanislav Jachnevich, da scontarsi nell’Estremo Oriente. Durante una tappa si ammala gravemente e muore nell’ospedale di Nagaevo (Magadan) il 20 ottobre 1936. Aveva 36 anni.