Sevastjan Sevastjanovich Sabudzinskij, sacerdote cattolico
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Sevastjan nasce a Kamenec-Podol’skij nella famiglia di un impiegato. Nel 1898 conclude gli studi nel seminario ortodosso di Kamenec e viene ordinato sacerdote ortodosso. Dal 1898 esercita il suo ministero nella parrocchia di Subochi, governatorato di Podol’sk, dal 1915 nella parrocchia di Kukibabincy, dal 1919 nel villaggio di Bile. Qui per un certo momento si lascia attirare dal movimento filocomunista del ‘Rinnovamento’ condannato dalla chiesa ufficiale, ma poi si rende conto di aver compiuto una scelta sbagliata. Nel 1925 abbandona gli innovatori e passa alla Chiesa cattolica di rito orientale. Esercita il ministero nella chiesa di Bar, regione di Vinnica, della quale diocesi diventa in seguito Amministratore apostolico.
In questo periodo padre Sevastjan, al normale impegno apostolico aggiunge il compito di aiutare i sacerdoti nei lager e le loro famiglie. Nel 1929 viene arrestato e condannato a 3 anni di confino da scontarsi a Tamir-Tau, regione di Novosibirsk. Nel settembre 1932 viene liberato e padre Sevastjan può ritornare alla sua parrocchia di Bar. Il 12 gennaio 1935 è nuovamente arrestato nell’ambito dell’inchiesta collettiva del clero cattolico in Ucraina e il 23 aprile dello stesso anno è condannato a 5 anni di lager da scontarsi nel lager per invalidi della Siberia presso la stazione di transito di Tajga dove giunge il 26 maggio. Nel settembre 1936 la pena del lager è commutata in confino.
Padre Sevastjan si stabilisce a Stavropol. Qui nell’aprile del 1937 viene arrestato per la terza volta e, come richiedevano i tempi, è condannato alla pena capitale. Nell’interrogatorio padre Sevastjan aveva dichiarato: “Secondo le mie convinzioni di coscienza io non sono d’a ccordo con la propaganda comunista, per questo mi considero nemico del potere sovietico … L’ideologia cristiana e la dottrina cristiana non possono andare d’accordo, per questo il cristiano non può appoggiare il potere sovietico. Secondo la mia convinzione la giustizia sovietica condanna anche gli innocenti. Io ho aiutato i prigionieri, ma secondo la dottrina cristiana noi dobbiamo aiutare tutti i bisognosi perfino i nemici”. Non conosciamo la data esatta della fucilazione che avvenne nella seconda metà del 1937.