Stepan Nersesovic Erojan, sacerdote cattolico
1897 – 1937- Autore:
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Padre Stepan nasce nel villaggio Alastan (Georgia) da famiglia cattolica numerosa (8 figli) di rito armeno. Nel 108 padre Chovsen Sarychanyan, parroco di Alastan, sceglie 5 ragazzi della parrocchia per mandarli a studiare a Roma. Fra questi c’è anche Stefan che rimane in Italia per 12 anni dove, fra il resto, riesce a imparare 12 lingue (una all’anno ). A Roma frequenta il seminario e l’Accademia teologica. Nel 1921 è ordinato sacerdote cattolico di rito armeno. Ritornato in patria svolge il servizio pastorale a Tiflis, capitale della Geogia.
Il 26 novembre1929 è arrestato a Tiflis e il 3 agosto 1030 è condannato a 10 anni di lager da scontarsi alle isole Solovki. Qui nel 1932 viene arrestato nell’ambito dell’inchiesta collettiva sul clero cattolico all’isola Anzer il quale era accusato “di avere fondato gruppi antisovietici che svolgono propaganda antisovietica, celebrano segretamente riti teologici e religiosi e conservano rapporti illegali con persone che vivono in libertà allo scopo di trasmettere all’estero notizie di carattere spionistico sulla situazione dei cattolici nell’URSS”.
Padre Stefan è condannato all’isolamento assoluto come persona socialmente pericolosa. Ma rimane alle isole Solovki. Nel 1937, l’anno fatale che non aveva bisogno di colpa per condannare una persona, bastava la Trojka per inventarne una a capriccio, padre Stefan è nuovamente arrestato nel lager e il 9 ottobre 1937, il supremo tribunale del popolo, la trojka lo condanna alla pena capitale.
Il 3 novembre 1937 padre Stefan Nersesovic viene fucilato. Aveva 40 anni.