Vaclav Kazimirovic Shimanskij, sacerdote cattolico
1879 – 1937- Autore:
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Padre Vaclav nasce nel villaggio Tomaspol, governatorato di Podol’sk. Frequenta il seminario diocesano di Zitomir, è ordinato sacerdote nel 1904 e viene designato, come viario, nella parrocchia di Pulny. Nel 1905 è amministratore della parrocchia di Zvanec, decanato di Kamenec-Podol’sk; nel 1907 parroco a Kutkovcy; nel 1918 a Zvancik.
Nel 1922 padre Vaclav è arrestato per “aver nascosto le cose preziose della Chiesa” (che venivano sequestrate dal partito e utilizzate per fomentare la rivoluzione comunista in Italia). Viene condannato alla pena capitale, ma per l’intervento del consolato polacco la fucilazione è commutata con 2 anni di prigione. E’ liberato nel settembre del 1923. Dal 1925 al 1929 viene arrestato più volte, ma liberato dopo breve tempo.
Il 25 gennaio 1930 è arrestato nell’ambito dell’inchiesta collettiva del clero cattolico e il 30 marzo dello stesso anno è condannato a 8 anni di lager, ma prima per 3 anni è detenuto nella prigione politica di Jaroslavl’. Nell’aprile del 1933 è trasferito al lager delle isole Solovhi. Nel 1937 passa a regime carcerario, normale anticamera della fucilazione. Il 25 novembre 1937 è condannato alla pena capitale l’8 dicembre 1937 viene fucilato, nello stesso giorno e nello stesso luogo in cui veniva fucilato Pavel Florenskij.