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Ad Franciscum 6 - Snob/1° Maggio

Fonte:
CulturaCattolica.it

SNOB
Mi accontento ora di poche battute sulla parola “snob”, avendola io appena applicata nientemeno che a Francesco d’Assisi e a Gesù, e senza fare lo spiritoso:
e tantomeno in quanto ho appena parlato della massima attualità del nostro mondo, la disoccupazione crescente e irreversibile:
non si tratta di dare una sistemazione a Termini Imerese, né di far ancora scavare buche, né di accordi tra Fiat e Stato.
Invitando a rileggere l’articolo di ieri, estendo il medesimo invito a “La Mercedes” (giovedì 4 febbraio 2010), perché in questo si tratta del perdere il posto una seconda volta, quello presso la Mercedes, con disoccupazione completa (c’è una relazione tra le due).
Informo appena (seguirà elaborazione) del fatto che “snob” è l’abbreviazione di S[ine] NOB[ilitate], cercate su Dio-Google se non avete altre fonti,
- lo stesso W. M. Thackeray, quello della “Fiera delle vanità” e di “Barry Lyndon”, gli ha dedicato nel 1848 “Il libro degli snob” -:
non è un argomento di “cultura”, ne va della pelle:
la psicoanalisi stessa è nata da qui.
I miei Autori sono tutti degli snob, Marx, Freud (in prima posizione), Kelsen …, inoltre il mio snobismo mi ha fatto associare i due summenzionati:
inoltre, cosa c’è di più snob della Bibbia e del Talmud che Leonard Susskind (2008) applica sovranamente perfino alla carta igienica?
Sullo sfondo c’è l’opposizione del Sistema all’Ordine, e il sapere nobile di carta-e-matita.

8 febbraio 2010


1° MAGGIO

Non è aumentata la disoccupazione, è diminuito il lavoro socialmente necessario (espressione marxiana).
Per questo lavoro siamo già qualche miliardo di troppo, per cui o ci sarà una soluzione salvifica o ci vorrà un olocausto con alcuni zeri in più:
ma non penso che basterà una riedizione contemporanea della plebe romana.
Questa volta non sarà sufficiente moltiplicare le buche di Keynes.
Comprendo la razionalità di quei molti che neppure più cercano lavoro:
non so quanti spingeranno la razionalità fino a farsi francescani, quelli di cui scrivevo critici del lavoro salariato (Marx e Francesco, uomini di pensiero, martedì 13 dicembre 2011, Ancora Francesco, mercoledì 14 dicembre 2011).
Perché il 1° Articolo della Costituzione riacquisti un senso, ci vorrà un bel … lavoro.
Il pensiero è lavoro, e i nostri anni lo vedono inclinato a disoccuparsi fino all’autismo socialmente necessario.

1 maggio 2012

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