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Proposte di ascolto n. 5: Joe Bonamassa/Beth Harth

Autore:
Segagni, Enrico
Fonte:
CulturaCattolica.it

La cosiddetta “cover“ è una formula che generalmente non è sinonimo di qualità. Voglio invece fare un'eccezione proponendovi il cd “Don't explain" del duo Joe Bonamassa (chitarra) e Beth Harth (voce). Si tratta di un eccellente cd dove sono contenuti brani che spaziano dal blues al soul e portano la firma, tra gli altri, di Tom Waits, Ray Charles, Etta James, Billie Holiday, Aretha Franklin.
Veniamo ai due: Beth Harth è una cantautrice americana di 39 anni con una esperienza alle spalle molto robusta (blues, rock, fusion, Jazz, soul), suona molto bene pianoforte, chitarra, basso, violoncello, percussioni. E’ la vera protagonista dell’ album con una voce potente, graffiante ma anche calda. Più si avanza nell' ascolto dei brani più si apprezza il suo carisma portentoso in special modo nel dialogo continuo con la chitarra (Gibson Les Paul) di Joe Bonamassa. Un dialogo che sembra essere tra amici di vecchia data tanto risulta naturale, armonico, istintivo. La sua voce passa con una naturalezza sorprendente dalla dolcezza di "I'll take care of you“ alla ruvidità di “For my friends“, dalla calda ironia di “Chocolate Jesus“ di Tom Waits al ritmico blues “Something’s got a hold on me“ . Si tratta di un cd da non perdere assolutamente. Il chitarrista Bonamassa, trentacinquenne americano, è comparso con prepotenza sulla scena internazionale nel giugno 2010 al Crossroads guitar festival con Eric Clapton e da allora è stato un crescendo con la pubblicazione di molti album (bellissimo quello del 2010 “Black rock”). Il chitarrista ha caratura artistica indiscutibile che viene fuori bene nelle 11 cover, scansando il rischio di scadere in banali riproposizioni di rodati e conosciuti classici. Gli arrangiamenti sono davvero ben congegnati; uno su tutti “Well, Well”. Bonamassa è chitarrista solitamente più irruento che sa tenere l’ascoltatore attaccato al suo “playing”, molto tecnico, senza fronzoli. Qui lo sentite sussurrare in “Ain’t no way” con molto rispetto a sostenere il calore della voce di Beth. Torna il più conosciuto Joe con la cattiveria tutta sua in “For my Friends” appunto per gli amici. L’ apertura del brano è un riff duro, profondo. Nell'intero album tutti gli "assolo" sono molto belli, raffinati, di vera classe chitarristica con totale controllo dell' espressione sonora dello strumento. Ricordiamo che il marchio storico “Gibson“ è suo sponsor fin dagli inizi della sua esperienza artistica.
Buon ascolto.

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