Associazione Cultura Cattolica

Riva, Maria Gloria - Frammenti di bellezza

San Paolo, Euro 14.
Riportiamo la prefazione di Mons. L. Negri, Vescovo di San Marino-Montefeltro, a questo nuovo libro della nostra carissima collaboratrice.
Autore:
Mons. L. Negri, Vescovo di San Marino-Montefeltro

«Fate della vostra vita un autentico ed personale capolavoro» sono le parole che Giovanni Paolo II, un grande amico dei giovani che ha certamente saputo parlare al loro cuore, pronunciò un giorno a Genova, davanti a quei giovani che «lo avrebbero poi cercato». E queste parole ritornano nel cuore leggendo le pagine che sr. Maria Gloria dedica alla preghiera, alla bellezza, alla santità. Perché la loro storia è intessuta con la vita, con l'amicizia, con gli incontri.

In effetti, uno degli incontri più significativi di questi ultimi anni è stato per me l'incontro con le Adoratrici Perpetue. La sensazione che ho provato la prima volta che le ho accostate e che si è andata sempre più approfondendo, è che esse vivano una esperienza realmente straordinaria e definitiva della Memoria del Signore, dalla quale scaturisce inesorabile un impeto di carità nei confronti di tutti gli uomini, che rende così attuale e pertinente la grande consegna della Nuova Evangelizzazione, che il Papa Giovanni Paolo II ha affidato a tutta la Chiesa ed a ogni singolo fedele come compito ineludibile fin dai primi momenti del Suo grande pontificato.
E queste pagine, che mi sono state date da leggere, sono state per me la più stupefacente ed insieme umanissima conferma.
Così vorrei fissare, anche se in modo breve ed introduttivo alla lettura, come un itinerario che queste pagine suggeriscono e che può diventare esperienza viva per quanti sapranno leggerlo ed accoglierlo. Ed io mi auguro che siano moltissimi. Perché questo è un libro che esprime una grande santità, quotidianamente vissuta in circostanze che tendono ad assottigliarsi e quasi a scomparire di fronte all'imponenza del gesto dell'inginocchiarsi quotidiano per dire, nel silenzio del cuore, il proprio sì a Gesù Cristo realmente presente nel sacramento dell'Eucarestia.

1. La fonte di tutto è la memoria di Cristo, vissuta in modo totalizzante nelle forme più radicali, semplici e definitive: l'adorazione di Cristo presente realmente nel Santissimo Sacramento dell'altare.
Nella vita di Madre Maria Maddalena dell'Incarnazione, qui narrata da sr. Maria Gloria attraverso la lente della preghiera, tutto si condensa e si definisce nel gesto dell'adorazione, singolarmente priva di tutto, di ogni pensiero e, quasi, di ogni sentimento.
Tutto è accaduto in Cristo, nel mistero della Sua Pasqua: e questa totalità di compimento (dell'uomo, del cosmo e della storia) rimane presente al cuore dell'uomo ed alla sua fede nella sconcertante povertà del Pane, luogo della presenza reale del Signore, Crocifisso e Risorto.
La vita, il tempo, lo spazio, i sentimenti, gli affetti, le gioie e i dolori, l'inevitabile problematicità dell'esistenza umana: tutto STA di fronte all'Eucarestia, perché il Signore ha legato indissolubilmente e per sempre all'Eucarestia la Sua presenza, che è l'unica e definitiva risposta di felicità che è nel cuore dell'uomo.

2. Da questa radicale povertà che riconosce la presenza totale del Signore nel Suo Sacramento anche oggi, come sempre nel cuore di chi lo adora, nasce uno straordinario movimento di conoscenza e di azione che genera, dentro nel cuore di chi crede, come nel mondo, l'assoluta novità di Dio in forme storiche che portano il segno delle inevitabili circostanze della vita, il segno della inevitabile grandezza e povertà del cuore dell'uomo.
Movimento di intensa, irresistibile compassione: che vive e rivive, nella coscienza, il cammino di quel giudizio nuovo che lo Spirito del Signore dona a quanti credono nella Sua presenza e nella Sua potenza.
I modi della preghiera, in accordo con i tempi della liturgia della Chiesa, divengono così un itinerario di comprensione sempre più profonda e di partecipazione in ogni momento più commossa al grande ed unico evento della salvezza e la pedagogia della Chiesa, consegnata sapientemente allo scandirsi dell'anno liturgico, propizia un rinnovamento dell'intelligenza e del cuore.
Ma la comprensione di Cristo e del Suo mistero genera conseguentemente la comprensione dell'uomo e del suo mistero: accoglienza e valorizzazione di tutte le forme in cui si è attuata la domanda di senso, la ricerca di Dio, la certezza di averlo trovato o addirittura la tentazione del rifiuto della Sua presenza. E' di casa in questa pagine, come in una sorta di rinnovata Epifania, la capacità di leggere le grandi forme artistiche e di ritrovare la certezza o la nostalgia del Suo mistero come la forma, segreta ma reale, di tanta ricerca e di tanta espressività dell'uomo.
La memoria si fa cultura, e la cultura si fa COMPASSIONE, perché tutta animata di quella profonda capacità di aprirsi al cuore di ogni uomo, di custodirlo nella sua inequivocabile singolarità, e di accompagnarlo verso Cristo perché alla fine possa accedere alla compagnia di colui che è Via, Verità e Vita.
Come ha detto con straordinaria chiarezza il Concilio Vaticano II le gioie, i dolori, le ansie, le trepidazioni, i bisogni di tutta l'umanità sono dentro il cuore della Chiesa e quindi sono anche in queste pagine, perché prima hanno trovato accoglienza e comprensione nel cuore delle nostre Sorelle Adoratrici.
Così nessuna grandezza e nessuna povertà vengono lasciate fuori ma sono inserite nel giro dell'abbraccio redentivo del Signore Gesù Cristo.

E così io credo di essere stato preso come per mano e condotto ad inginocchiarmi di fronte all'Eucarestia per rivivere la gioia ed il sacrificio di appartenere all'unica Chiesa del Signore per divenire con Lui protagonista di quella missione che porta ad ogni uomo la certezza della salvezza che si è fatta pane da mangiare e vino da bere.
E così la sequela di Cristo, nel sacrificio dell'appartenenza alla Sua Chiesa si fa vita e vittoria, quella vita e quella vittoria che occupano totalmente il cuore e lo spazio, anche fisico, di vita delle nostre Sorelle Adoratrici Perpetue.

Sua Ecc. Mons. Luigi Negri