Messale delle domeniche e delle feste
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Euro 26

Ci sono esperienze che rimangono attaccate al fondo del cuore, e che basta anche un piccolo segno per fare riemergere in tutta la loro portata e significato, anche ripetendo il senso di gioia e di commozione che allora avevano generato.
È quello che mi è capitato quando ho avuto tra le mani il «Messale delle domeniche e delle feste», curato da Inos Biffi, e appena pubblicato da Città Nuova, LEV e Jaca Book.
Sono sempre andato a Messa, da piccolo, con il mio papà, e quando lo vedevo andare a confessarsi, mi dicevo: «Anch’io lo farò, quando sarò cresciuto». E dalla prima media sono andato a messa (quasi) tutti i giorni, così come lo vedevo fare da lui. Ho già ricordato sul sito la dedica che lui ha fatto sul messale - in latino - che aveva regalato alla sua futura moglie: «Alla cara Lella, perché la quotidiana preghiera detta con la voce della Chiesa sia più gradita ed accetta al Signore».
Andando a messa con lui, lo vedevo seguire la liturgia sul suo messale. E ricordo la commozione quando, a Natale, ho ricevuto un «messalino festivo», tutto per me, in modo da poter seguire la liturgia e le letture (che erano ancora in latino), così potevo capire meglio, e vivere un po’ più consapevolmente, la Messa. Del resto prima di quel dono accadeva spesso che lui leggesse, a me e a mio fratello, le letture della domenica…
Ecco, ritengo che questo messale festivo sia l’occasione per tutti di partecipare con più consapevolezza alla messa, superando l’uso di quei «foglietti» che spesso, invece che aiutare, distraggono.
Ha alcuni grandi pregi: il primo, la maneggevolezza (sarà un pregio non troppo «spirituale», ma certamente apprezzato da chi rifiuta di aggiungere prediche a prediche), il secondo è l’attenzione alla logica delle orazioni della liturgia, il terzo la sobrietà e la centratura dei commenti alle letture.
Credo che questo sarà un utile regalo per Natale, in particolare ai propri figli, ma… senza aspettare il Natale: è troppo importante quello che è in gioco!