Riva, Maria Gloria - Testimoni del Mistero

Un viaggio affascinante nel Vangelo attraverso le opere del Pontormo, de la Tour, Bellini, Gauguin, Masaccio, Caravaggio, Chagall, Rembrandt e Tintoretto.
- Curatore:
L'Avvenimento è ciò che accade: non lo si può prevedere. Semplicemente lo si incontra. Charles Péguy, che del reale e dell'avvenimento volle essere il cronachista, sostenne che l'uomo moderno può diventare cristiano unicamente incontrando per caso qualcosa che lo stupisce, incontrando testimoni di questo Qualcosa. Egli scriveva: «La Musa Clio [cioè la storia] passa il suo tempo a cercare tracce, vane tracce; [...] la Veronica [invece] tira fuori il suo fazzoletto e sul volto di Gesù prende una traccia eterna. Ecco, ciò sbaraglia tutto. Lei si è trovata lì al momento giusto. Clio è sempre in ritardo».
La Veronica ha incontrato sul Calvario il volto dell'Amore e ha fissato l'Eterno. Di questo Avvenimento sono testimoni anzitutto gli evangelisti. Luca, in particolare, fu in qualche modo "cronachista" come Péguy, volle narrare di "avvenimenti successi", cioè di eventi che si sono manifestati nello splendore del loro senso a testimoni oculari.
L'uomo moderno è spesso lontano da questo accadere, coinvolto com'è nelle mille narrazioni di Clio. La traccia eterna sfugge al suo sguardo. Per questo è necessario un "incontro".
Ha detto Benedetto XVI a proposito della sua prima enciclica: «Volevo tentare di esprimere per il nostro tempo e per la nostra esistenza qualcosa di quello che Dante nella sua visione ha ricapitolato in modo audace. Egli narra di una "vista" che "s'avvalorava" mentre egli guardava e lo mutava interiormente (cfr. Paradiso, XXXIII, vv. 112-114). Si tratta proprio di questo: che la fede diventi una visione-comprensione che ci trasforma».
Tali parole si accordano perfettamente a una celebre espressione di Paolo VI, il quale sosteneva che il nostro tempo ha bisogno di testimoni più che di maestri. I testimoni sono come degli exempla che, facendo, per così dire, vedere la fede in azione, ci permettono di giungere a credere più fortemente nel Mistero.
Tra questi testimoni del Mistero vi sono gli artisti di ogni epoca, i quali nelle loro opere hanno fissato quella traccia eterna, di cui parlava Péguy, nell'opacità della storia. Per questo, una lettura dell'Arte a partire dalla fede può portare a una visione-comprensione capace di trasformare la vita.
In questo volume il Vangelo di Luca viene rivisitato alla luce di alcune opere d'arte. Le opere di grandi autori, quali Pontormo, de La Tour, Bellini, Gauguin, Masaccio, Caravaggio, Chagall, Rembrandt, Tintoretto, ridisegnano il viaggio lucano dentro la bellezza della fede e le sue inquietanti domande.
Si delinea così una mappa di otto incontri che, conservando le scansioni del ciclo liturgico, rappresentano l'ideale itinerario per alcune catechesi sul Vangelo di Luca.
Sr. Maria Gloria Riva