La Madonna ci parla 3 – La Francia terra privilegiata di Maria
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Ma vediamo a questo punto perché la Francia, una volta ritenuta la nazione eletta per aver sempre protetto la Chiesa cattolica e lo Stato Pontificio, ha avuto in modo particolare la presenza della Madonna con le sue apparizioni. Non possiamo qui fare la storia di tutte le significative presenze della Madre di Gesù in terra di Francia, ma ci limitiamo a due eccezionalmente importanti e tra loro collegate: le apparizioni della Madonna a Catherine Labouré presso il convento delle Figlie della Carità, fondato da san Vincenzo de’ Paoli, in Rue du Bac a Parigi nel 1830, e le apparizioni avvenute a Lourdes nella grotta di Massabielle a Bernadette Soubirous nel 1858. Ma certamente non possiamo dimenticare l’apparizione intermedia nel 1846 a La Salette ai due ragazzi: Massimino e Melania Calvat.
Però, prima di parlare di queste grandi manifestazioni terrene della Madre di Cristo, è opportuno tentare di capire perché qui e allora ci furono questi eventi.
Vedete, la Francia dal 1700 in avanti è diventata come una specie di incubatrice dell’odio contro la Chiesa di Roma, contro il Papa, contro la dottrina della Chiesa cattolica.
Qui è nato l’illuminismo che è poi degenerato nelle filosofie contro l’uomo:
•Il giacobinismo della rivoluzione francese,
•Il comunismo marxista di Lenin, di Stalin, di Mao, di Pol Pot, ecc.,
•Il nichilismo di Nietzsche,
•Il nazionalsocialismo di Hitler.
Tutte filosofie politiche degenerate in ideologie contro l’uomo. Nessuna delle realizzazioni concrete di quelle filosofie ha portato la felicità agli uomini. Anzi, hanno provocato centinaia di milioni di morti, e continuano a provocarli.
Il sogno di tutte queste ideologie è “Cacciare Cristo per poter schiacciare i popoli”, proprio come aveva urlato Voltaire: “schiacciate l’infame”, cioè Cristo.
Ecco perché è importante mettere in evidenza la insistenza con la quale la Madonna è apparsa in terra di Francia, e sempre con messaggi di Madre molto preoccupata per la determinazione con la quale gli uomini seguono Satana invece di Cristo.
Il vero rivoluzionario è Cristo, perché proclama che tutti gli uomini sono fratelli e quindi uguali dinanzi al Padre celeste. In questo modo Cristo elimina gli steccati della diversità umana, posti sin dai primordi della storia fra nobili e plebei, fra forti, sani e belli, e malformati ed emarginati. Con la sua rivelazione Gesù dà a ciascuno la certezza che il Padre ama tutti i figli allo stesso modo.
Al Padre non interessano le differenze fisiche, razziali, sociali, culturali dei propri figli, ma solo la purezza del loro cuore, il loro agire sulla terra.
Gesù conquista prima il cuore e poi la mente degli uomini, scardina l’antica mentalità pagana, rivoluziona l’essenza dell’essere umano e del suo essere nel mondo. L’avvento di Cristo illumina il progresso terrestre con la speranza. Per i credenti si ha la certezza che veniamo da Dio e a Dio ritorneremo. Il passaggio sulla terra è un pellegrinaggio, una prova per riconquistarsi il paradiso perduto. Chiunque, redento da Cristo, può meritare con le proprie azioni e con atti d’amore. Ma anche per chi non crede, il percorso storico è illuminato di senso, perché sa che ciò che compie e produce nel tempo è utile per l’avvenire.
Il Cristianesimo spezza i cicli della mentalità pagana, caccia il fato e con esso l’idea dell’ineluttabilità della distruzione delle civiltà e affida alla responsabilità dell’uomo il proprio avvenire, oltre a rassicurarlo con la presenza costante della Provvidenza. Il Cristianesimo dà un senso e una meta alla vita terrena.