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parole e musica di Claudio Chieffo
maggio 1993
a Luigi Negri
Autore:
Scaglione, Paola
Fonte:
CulturaCattolica.it

Ma che bella giornata ho passato con te,
non potevi sperare di più.
Un Amico sincero è venuto per noi,
non potevo cercare di più.

La voce Sua, le Sue parole:
sapeva tutto del nostro cuore.

Quanti amici, stasera, che silenzio che c’è:
non finisce la vita mai più...
Se l’Amico più vero resta sempre con noi
non potremo lasciarci mai più.

La voce Sua, le Sue parole:
sapremo tutto del nostro cuore...


Pasqua di Resurrezione 2011

Così Claudio Chieffo aveva commentato questa canzone, sintesi di un’amicizia fondata sulla presenza viva di Gesù Cristo: «Con tutto quello che uno si può immaginare, cercar di prevedere e desiderare, Dio – che colma la distanza tra te e Lui – è comunque sempre di più. Molte volte si vuole che accada qualcosa e poi, quando succede, traborda dai limiti o dalle dimensioni che ci si può provare a delimitare... ed è di più. “Un Amico sincero è venuto per noi / non potevo cercare di più. / La voce Sua, le Sue parole: sapeva tutto del nostro cuore”: è la storia dei discepoli di Emmaus, che scoprono di aver parlato con Gesù senza essersene accorti». (Citato in Paola Scaglione, La mia voce e le Tue Parole. Claudio Chieffo, una lunga storia di musica e poesia, Ares, Milano 2006, p. 103)
Nella semplicità profondissima del canto si dipana la storia di quanti, in due millenni di storia cristiana, hanno conosciuto l’infinita grazia del sepolcro vuoto e hanno sperimentato la presenza “dell’Amico più vero” sul loro cammino. È il miracolo di Pasqua, della Pasqua che supera ogni umana attesa. È il miracolo di una vita da risorti. È di più.