Canzone degli occhi e del cuore
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marzo 1980
a Pigi Bernareggi
Anche se un giorno, amico mio, dimenticassi le parole,
dimenticassi il posto e l’ora o s’era notte o c’era il sole,
non potrò mai dimenticare cosa dicevano i tuoi occhi.
E così volando volando anche un piccolo cuore se ne andava...
attraversando il cielo verso il Grande Cuore,
un cuore piccolo e meschino come un paese inospitale
volava dritto in alto verso il suo destino...
E non riuscirono a fermarlo neanche i bilanci della vita,
quegli inventari fatti sempre senza amore.
Così parlavo in fretta io per non lasciare indietro niente,
per non lasciare indietro il male e i meccanismi della mente
e mi dicevano i tuoi occhi ch’ero già stato perdonato...
E così volando volando anche un piccolo cuore se ne andava...
attraversando il cielo verso il Grande Cuore,
un cuore piccolo e meschino come un paese inospitale
volava dritto in alto verso il suo destino...
E non riuscirono a fermarlo neanche i bilanci della vita,
quegli inventari fatti sempre senza amore.
E adesso torna da chi sai, da chi divide con te tutto,
abbraccia forte i figli tuoi e non nascondere il tuo volto,
perché dagli occhi si capisce quando la vita ricomincia...
E così volando volando anche un piccolo cuore se ne andava...
attraversando il cielo verso il Grande Cuore,
un cuore piccolo e meschino come un paese inospitale
volava dritto in alto verso il suo destino...
Lalalalalalalalalalalalalalalalalalalalalalalalalalalalala
Ci sono istanti, abbracci, sguardi, parole, canti, persino silenzi che non possono essere cancellati. Non esiste ingiustizia, tentazione, fragilità, menzogna che riesca a strappare il bene - l’unico Bene, quello che rimane - da una vita che ne sia stata avvinta. Certo, il tempo e la distanza tendono a sfumare i contorni di tutto, ma il desiderio di una vita vera, grande, di una bellezza e di un amore che non finiscono radicano nei giorni di chi non vuole dimenticare quei barlumi di bene capaci di far tremare il cuore di gratitudine e di infinito. Così per Claudio Chieffo il volto dell’amico partito per la missione, come per noi il suo, quello dell’amico volato nell’eterno, testimonia che la verità di un cuore non è la sua dimensione ma il suo destino. È quell’orizzonte senza fine in cui la piccola umana contabilità del dare e dell’avere viene travolta da una sovrabbondanza di misericordia. Ma c’è, tra il cuore piccolo e meschino e il Grande Cuore che lo ha abbracciato, la prova del cammino umano, il dolore del male compiuto e di quello subito. E c’è, a travolgere e illuminare ogni fatica, il perdono donato a ogni istante, quella sorpresa di grazia che fa ricominciare la vita e volare il cuore.