Geogij Kolokolov, Nazarij Gribkov - sacerdoti ortodossi, Petr Carapkin - laico
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Il martire Geogij Kolokolov nasce il 22 ottobre 1876 a Mosca, nel 1904 è ordinato sacerdote, insegna religione in varie scuole finché nel 1931 viene arrestato e condannato a cinque anni di lavori forzati, viene liberato prima del tempo e nel 1933 può ritornare dalle isole Solovki. E’ destinato come parroco nella chiesa dedicata alla martire Paraskeva al villaggio Tugolec, provincia di Mosca. Nel 1937 i comunisti non hanno difficoltà a trovare chi è disposto a denunciare Padre Georgijj e confratelli di aver creato un gruppo clandestino anticomunista e di aver svolto sistematicamente propaganda antisovietica fra la popolazione. Il 27 novembre 1937 padre Geogij viene arrestato. Il 5 dicembre è condannato dalla Troika alla pena capitale e l’11 dicembre padre Georgij Kolokolov è fucilato nel poligono di Butovo (Mosca) e sepolto in fossa comune.
Il martire Nazarij Gribkov nasce il 22 ottobre 1879 nel villaggio di Ogryzkovo, governatorato di Rjazan’. Nel 1916 si sposa con Kladija e nel 1919 è ordinato sacerdote e destinato alla parrocchia di Berezovka della diocesi di Rjazan’. Dopo dieci anni di matrimonio Klavdija aspetta il primo figlio. I medici le fanno presente che deve scegliere fra la vita del figlio e la vita della madre. Klavdija sceglie per la vita del figlio e muore di parto. Padre Nazarij troverà sempre fra le donne della parrocchia chi si assumerà il compito di badare al figlio Nikolaj.Nel 1929 è trasferito a Tugolev come vicario della parrocchia di S. Paraskeva dove era parroco padre Georgij.
Il 23 marzo sono arrestati padre Nazarij Gribkov, padre Ioann Bogolepov, il presidente del consiglio parrocchiale Ivan Pankratov e Alessandra Jablonskaja, figlia del diacono della parrocchia, quest’ultima accusata di aver diffuso ‘falce dicerie’ su un’icona della Madre di Dio’.I comunisti sovietici sono sempre stati preoccupati di salvare la purezza della fede ortodossa fra il popolo. Gli altri imputati erano accusati per aver detto che il raccolto dipende da Dio e consimili espressioni di evidente animo antisovietico. Il 10 aprile 1931 il tribunale della Tojka condanna i sacerdoti Ioann Bogolepov e Nazarij Gripkov a 5 anni di confino nel Kazakistan; Ivan Pantokratov a tre anni di confino, Alessandra Jablonskaja a 3 anni di confino con la condizionale.
Ritornato dal confino, padre Nazarij riprende il lavoro nella sua parrocchia assieme a padre Georgij con il quale condivide una fraterna amicizia ed una fede profonda. La loro unità era una espressione convincente della loro fede. Con l’avvento dell’anno 1937 anche per padre Nazarij si prospettano tempi difficili. I fedeli lo consigliano di ritirarsi in buon ordine anche per il bene del figlio Nikola. Padre Nazarij risponde: “Io non sono colpevole, perché devo temere? Resto con voi, non voglio abbandonare la mia gente”. Il 28 novembre 1937 padre Nazarij viene arrestato. Il 5 dicembre 1937 il tribunale della Trojka condanna alla pena capitale padre Nazarij Gripkov e Geogij Kolokolov. Ambedue vengono fucilati nel poligono di Butovo (Mosca), padre Geogij Kolokolov il 5 dicembre 1937, padre Nazarij Gripkov l’11 dicembre 1937
Petr Carapkin n. 1883 lettore a Tugolev condannato a dieci anni di lager il 27 novembre 1937 e ivi morto.