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Il Cristianesimo ringiovanisce?

Autore:
Popovskij, Mark
Fonte:
‘Novoe slovo’ n. 29 - 1978 p. 53

Mark Popovskij è persona nota nell’ambiente del samizdat, non solo per i suoi interventi in favore dei perseguitati, ma anche come membro del Seminario filosofico religioso di Mosca, di cui si parla anche nell’articolo che presentiamo. Questi seminari sono uno degli aspetti della resistenza al regime, una delle forze culturali che hanno contribuito alla caduta del regime, senza predicare la violenza e senza ricorrere alla violenza, ma creando persone e realtà sociali capaci di essere sostitutive alla decrepitezza e alla falsità del regime. Che questi sia caduto senza bagni di sangue (come tutti prevedevano) va attribuito anche a loro.

In uno degli appartamenti moscoviti, nel clima della più stretta cospirazione, si è appena concluso la riunione del Seminario filosofico religioso dei giovani ortodossi. Più di quaranta persone, provenienti in maggior parte dalla provincia, per due giorni hanno discusso su problemi di filosofia, di teoria e della vita della Chiesa ortodossa. I seminari sono nato nel 1974 per iniziativa dello studente universitario Aleksandr Ogorodnikov. Il ventisettenne Ogorodnikov spiega la necessità di questi incontri per il motivo che nella Russia la Chiesa ortodossa russa, a causa dell’oppressione del potere ha ridotto la sua attività al rito liturgico. In questo modo i fedeli sono stati privati di qualsiasi forma di servizio attivo alla Chiesa, sia personale che sociale. “Occorre un ponte fra la Chiesa silenziosa, prigioniera ed il popolo assetato di verità”, dice Ogorodnikov. Ogorodnikov ed i suoi amici vedono questo ponte nei viaggi missionari per il paese predicando il Vangelo nelle comunità cristiane, nei seminari e nell’aiuto reciproco
I seminari che ormai sono presenti a Leningrado, Kazan’, Smlensk, Leopoli, Grodno, Odessa, hanno dimostrato che in molte città del paese vi sono giovani d’ambo i sessi, per lo più studenti universitari, insegnanti ed operai intellettuali (un tipo di persone oggi molto diffuso) che staccatisi dalla ideologia ufficiale, passando attraverso il radicalismo di sinistra ed il pathos giovanile della cultura d’opposizione, sono giunti all’ortodossia. Le lezioni del Seminario attuale trattano i rapporti fra i neofiti e la Chiesa ed insieme le posizioni della sinistra internazionale (Adorno, Markuse, Fromm, Sartre). Il maggior interesse è stato suscitato dalla lezione “La cultura catacombale e tentativi di libere forme di vita nella società totalitaria sovietica”. Mentre parlano dello sviluppo della cultura cristiana clandestina (catacombale), i giovani ortodossi non si limitano a tener conferenze e pubblicare un loro bollettino. Essi sono convinti che, anche all’interno della società sovietica totalitaria, sia possibile creare delle vive comunità cristiane. Per incominciare è stato deciso di organizzare scuole estive dove i giovani possano trascorrere le proprie vacanze in comunione con persone che condividono gli stessi ideali. Per proteggere i propri figli dall’ossessionante propaganda antireligiosa, i nuovi cristiani cercano scuole materne con proprio programma educativo.
Questa attività, del tutto pacifica, nell’Unione Sovietica è possibile svolgerla soltanto nella assoluta segretezza. Il rifiorire dei giovani nella vita cristiana, l’apparire di focolai che si ispirano alla dottrina e alla tradizione ortodossa, spaventa il potere e lo induce ad usare forme di brutalità contro i dissidenti religiosi. L’anno scorso Eduard Fedotov, membro attivo del nuovo movimento, fu di forza ricoverato in una clinica psichiatra di Mosca. I medici gli somministrarono forti dosi di neuroleptici. “Fedotov è gravemente ammalato, la sua malattia è la religione, noi lo curiamo dalla fede”. Così ha dichiarato N. Levickij, primario della clinica n. 14 di Mosca, agli amici di Fedorov. Atri partecipanti del Seminario vengono continuamente arrestati e perseguitati dagli agenti del KGB. Gli studenti vengono allontani dall’università, dagli istituti superiori e mandati a servire nell’esercito. Ogorodnikov dice: “Ci spaventano e ci terrorizzano, ma, nonostante tutto, il numero di coloro che sono impegnati a portare nella Chiesa ortodossa una vita autentica, aumenta di anno in anno”.