C.S. Lewis: Non solo fantasy
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Strano destino quello degli Inklings, il gruppo di amici che nella Oxford tra le due guerre era solito incontrarsi al pub The Eagle and Child per discutere di letteratura e molto di più: il successo di J.R.R.Tolkien, forse il più schivo della compagnia, ha finito per travolgere gli altri componenti e relegarli in secondo piano se non nell'oblio.
Eppure le personalità che costituivano la confraternita erano numerose e fragorose: Charles Williams, ad esempio, oppure Hugo Dyson, o ancora Owen Barfield, i cui nomi ormai sono ricordati solo da pochi appassionati di letteratura britannica.
Sicuramente il più vistoso degli Inklings - il nome deriva dall'esclamazione "Hwaet! We inklinga" espressione coniata da Tolkien parodiando i versi di apertura del Beowulf, opera mitologica anglosassone, che più o meno può essere liberamente tradotta con "Ordunque! Noi inchiostriamo"- fu lo studioso Clive Staples Lewis detto Jack.
Nato nel 1898 a Belfast, professore al Magdalen College di Oxford dal 1925, C.S.Lewis era già una mente brillante quando incontrò Tolkien, e fu davvero un incontro che cambiò la vita ad entrambi.
Con l'autore del Signore degli Anelli, Jack divideva una sfrenata passione per la letteratura e per l'epica: fu trascinato da Tolkien nel tentativo di costruire una nuova mitologia anglosassone, che rilanciasse la visione e la forza morale dell'epica norrenica e nordica.
Concordato che il mito implicasse la necessità di viaggiare -la metafora del viaggio come ricerca del senso della vita è diffusissima in tutte le letterature, basti pensare all'Odissea e alla Divina Commedia- i due amici di divisero il compito: la navigazione di Tolkien avrebbe avuto corso nel tempo - Il Signore degli Anelli è ambientato nella Terza Era della Terra - mentre quella di C.S.Lewis nello spazio. E così dalla penna di Jack scaturiscono a cascata romanzi e racconti per ragazzi in quantità tale da impressionare e deludere l'amico Tolkien, cultore invece del dettaglio e della precisione e praticamente scrittore di un solo libro, arricchito da una serie di "prequel".
Tuttavia vorrei soffermare la nostra attenzione non solo sul Lewis autore di romanzi di fantascienza (Lontano dal Pianeta Silenzioso, Perelandra, Quell'orribile forza) o di narrativa per bambini (Le cronache di Narnia), quanto sul Lewis polemista apologetico.
Ateo convito ed arrabbiato, Jack fu riportato alla religione da Tolkien in una memorabile notte di vento: era sabato 19 settembre 1931 e Tolkien era stato invitato a cena insieme a Hugo Dyson da Lewis: dopo cena i tre passeggiarono nei prati del Magdalen e la discussione rapidamente raggiunse la dimensione religiosa, non però passando dalla porta principale, quella della fede, quanto piuttosto attraverso la loro passione comune: la mitologia. Alle 3 del mattino, quando i tre amici si lasciarono, Lewis aveva iniziato a credere. E da uomo d'azione, irruente e inarrestabile, non solo non smise più, ma iniziò ad applicare la sua energia e la sua forza letteraria all'apologetica.
La conversione messa in moto da Tolkien non condusse l'amico alla Chiesa Cattolica, alla quale apparteneva appunto J.R.R., ma lo riportò nella Chiesa Protestante dell'Ulster, trasformandolo in uno dei più potenti ed efficaci apologeti che il cristianesimo abbia mai avuto.
E' qui, a mio parere, che C.S.Lewis dà il suo meglio: la veemenza delle sue argomentazioni si sposa con la purezza del suo stile e produce opere che andrebbero lette e meditate soprattutto oggi; infatti la nostra epoca è molto simile a quella descritta in "Il cristianesimo così com'è": viviamo in un "territorio occupato dal nemico: ecco che cos'è questo mondo. Il cristianesimo è la storia di come il re legittimo è sbarcato - sbarcato, potremmo dire in incognito - e ci chiama tutti a partecipare a una grande campagna di sabotaggio. Quando andiamo in Chiesa, andiamo in realtà ad ascoltare la radio clandestina dei nostri amici".
Lewis non ama chi fa sconti e la stessa energia con la quale discuteva con i suoi amici Inklings, la trasferisce nelle sue opere a sostegno dell'annuncio.
Il suo cristianesimo non ammette sconti: "Cristo non ha mai fatto discorsi vaghi, idealistici. Quando dice« siate perfetti» dice sul serio"; chiarisce subito che la via cristiana è facile e al contempo difficile perché è sì naturale, cioè appartenente alla natura dell'uomo, ma dopo la Caduta l'uomo viene ostacolato dalla ferita del peccato originale nella sua corsa alla santità.
Nelle opere di Lewis, molto più che in quelle del suo amico Tolkien, è evidente, esplicito e palese il messaggio cristiano. L'apice della sua scrittura Lewis lo raggiunge, a mio parere, nel "Diario di un dolore" nel quale racconta la tragica vicenda del suo matrimonio. Nel 1952 Lewis conobbe Joy Gresham, una americana abbandonata dal marito e divorziata, della quale si innamorò in modo "insano" secondo ciò che affermano i suoi amici. In realtà Lewis non aveva mai conosciuto l'amore prima di allora ed era anzi abbastanza critico con gli Inklings sposati. Joy morì però nel 1960 a causa di un cancro alle ossa diagnosticato poco dopo aver conosciuto Lewis, che l'aveva sposata prima civilmente nel 1956 per conferirle la cittadinanza britannica, dato che le veniva negato il rinnovo del permesso di soggiorno, e poi religiosamente nel 1957 durante una grave crisi che l'aveva costretta in ospedale. La triste vicenda è narrata nelle pagine del libro citato, che non è altro che una lunga sfida con Dio a proposito del dolore innocente. Una vera e propria lotta con l'angelo dalla quale Lewis esce rafforzato nella sua fede.
Un altro capolavoro uscito dalla penna di C.S.Lewis è senza dubbio "Le lettere di Berlicche": si tratta dell'analisi della tentazione vista dalla parte del demonio. Berlicche è un diavolo senior che istruisce il nipote Malacoda perché questi riesca a perdere l'anima che gli è stata affidata, attività che non gli riesce dato che il suo giovane, che viene ucciso durante i bombardamenti tedeschi, fila diritto in Paradiso. Il testo analizza, con una saggezza rara, i meccanismi con i quali l'uomo viene tentato e, mentre li smaschera, suggerisce le difese che ognuno di noi può mettere in pratica per combatterli.
Alcuni siti raccomandati per approfondire la conoscenza di C.S. Lewis
http://cslewis.drzeus.net/
http://www.cslewis.org/
http://www.cslewisinstitute.org/