"Lontano dal pianeta silenzioso" 2 - Le imboscate di Dio e gli Inklings
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Chesterton, Tolkien e gli Inklings
Ma le “imboscate di Dio” erano pronte a imprimere alla vita di Lewis delle svolte inattese. Durante una convalescenza in un ospedale francese, Jack si imbatté in un libro che lo colpì profondamente: si trattava di un’opera di G. K. Chesterton. Niente fu più come prima: una crepa si aprì nel muro delle certezze agnostiche di Lewis. E questa crepa si allargò fino a far crollare l’intera costruzione, quando Jack, vincitore di una cattedra ad Oxford, incontrò John R. R. Tolkien, il futuro scrittore de Il Signore degli anelli. In un processo per nulla pacifico e scontato, con tappe decisive ma anche esitazioni e crisi, Lewis si riaccostò al cristianesimo, e nel 1931 scrisse all’amico Arthur Greeves: “Sono passato da poco dal credere in Dio al credere in maniera definitiva in Cristo, nel cristianesimo. (…) La mia lunga conversazione con Tolkien e Dyson ha avuto una grossa parte in questo”. (6)
La presenza decisiva di amici nel cammino di Lewis è documentata anche dalla sua entusiastica partecipazione alla compagnia fondata da Tolkien e chiamata degli Inklings (gioco di parole tra “vaghi indizi” e “inchiostro”). Era un gruppo di studiosi ed amici che si ritrovavano settimanalmente in un pub di Oxford a conversare e a leggere ad alta voce le proprie storie chiedendo il parere dei compagni. Sarebbe riduttivo considerarlo un cenacolo letterario: era un piacevole circolo dove la libertà regnava sovrana e l’unica regola era l’amicizia cristiana. (7)
Nel 1937 Lewis si era di nuovo rivolto alla narrativa, ed è nel contesto degli Inklings che maturò l’idea della sua “Trilogia spaziale”. Fu una specie di scommessa con Tolkien.
Il suo nuovo libro nacque come un progetto congiunto, una specie di patto o scommessa con Tolkien, il quale ricordò, in proposito: «Un giorno Lewis mi disse: “C'è troppo poco di quello che piace a noi nelle storie in circolazione. Ho paura che ce lo dovremo scrivere”». Quello che avevano in mente erano storie che fossero "mitopoietiche", ma sottilmente dissimulate sotto la veste di "thriller" popolari. Tolkien si mise al lavoro su "La strada perduta", il racconto di un viaggio a ritroso nel tempo fino alla terra di Nùmenor. Lewis decise di affrontare il tema dei viaggi interspaziali (…) Lewis voleva anche (…) ridare convincente freschezza a una storia cristiana rinarrandola come se si trattasse di un nuovo mito.(8)
E’ così che prese forma “Lontano dal pianeta silenzioso” (9), il primo episodio della “Trilogia spaziale” o “cosmica” (Space Trilogy).
Un tuffo nel nostro passato
Il 1957 è stato un anno particolarmente importante per la scienza: dal luglio 1957 al dicembre 1958 si è svolto l’Anno Geofisico internazionale, coordinamento mondiale di scienziati di oltre 70 paesi per studiare la Terra e l’influsso del Sole sul nostro pianeta; il 4 ottobre 1957 dal cosmodromo di Baikonur (URSS) è stato messo in orbita il primo Sputnik, che apriva l’era delle conquiste spaziali.
Ma anche per la Fantascienza italiana il 1957 è stato un anno ricco di sorprese: da poco la TV italiana aveva trasmesso una serie di sceneggiati televisivi per ragazzi, dal titolo “Il marziano Filippo”(10); Vallecchi aveva proposto una raffinatissima strenna di racconti di Fantascienza, la mitica “Destinazione Universo”. (11)
Ma non è tutto. Chi avesse sfogliato la popolarissima rivista “La Domenica del Corriere” dai numeri 38 al 43 di quell’anno si sarebbe imbattuto in una serie di tavole a fumetti dal titolo misterioso: “Malacandra” (nome scelto per il suo fascino arcano, al posto del più complicato “Lontano dal pianeta silenzioso”) In questo modo – mentre John R. R. Tolkien era ancora in Italia un illustre sconosciuto - centinaia di migliaia di Italiani fecero la conoscenza di C. S. Lewis.
NOTE
6. cit. in C. S. LEWIS, Prima che faccia notte – Racconti e scritti inediti, a cura di E. Rialti, BUR, Milano 2005.
7. HUMPHREY CARPENTER, Gli Inklings. Tolkien, Lewis, Williams & Co., Jaca Book, Milano 1985.
8. Id. Ibid. , pag. 83.
9. C. S. LEWIS, Lontano dal pianeta silenzioso (Out of the Silent Planet, 1938), Mondadori Milano 1951; nuova edizione Adelphi, Milano 1992.
10. Il marziano Filippo è uno sceneggiato televisivo in nove episodi della TV dei ragazzi, a cura di Bruno Corbucci e Carlo Romano, regia di Cesare Emilio Gaslini. Fu proiettato ogni lunedì dal 29 ottobre 1956. Protagonista un giovanissimo Oreste Lionello. Oggi purtroppo i filmati di tale miniserie sono andati perduti.
11. AA. VV., Destinazione Universo - Racconti di fantascienza a cura di Piero Pieroni - illustrazioni di Leo Mattioli - Vallecchi Editore Firenze 1957.