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S. Faustina Kowalska (1905-1938)

Autore:
Giacometti, Giulio - Sessa, Piero
Fonte:
Mimep-Docete ©
Il suo Diario costituisce un capolavoro della mistica contemporanea.
E' la santa a cui Gesù affida la raffigurazione del suo volto come era sulla croce e del suo cuore da cui escono i due grandi fasci bicolori - pallido e rosso - della divina misericordia.
E'chiamata ad annunciare la misericordia del suo cuore e anche la sua venuta ultima come giudice.
E'colpita soprattutto dalla flagellazione del Signore e dal suo sguardo che si perde nella lontananza - quasi per ricercarli nella lontananza dei secoli - quando lo flagellano i nemici; mentre socchiude e abbassa gli occhi quando lo flagellano i suoi amici.
Gesù si sottopone alla flagellazione per i peccati impuri.
Vede quattro uomini che a turno sferzano coi flagelli il Signore.
Anche Faustina, come Cecilia Baij e Luisa Piccarreta, ascolta ciò che avveniva nel cuore di Cristo durante la flagellazione e la coronazione di spine.

Negli ultimi giorni di carnevale, quando facevo l'ora santa, vidi Gesù mentre veniva flagellato. Che supplizio inimmaginabile! Come soffrì tremendamente Gesù per la flagellazione! O poveri peccatori, come v'incontrerete nel giorno del giudizio con quel Gesù, che ora torturate a quel modo? Il Suo Sangue colava per terra e in alcuni punti cominciava a staccarsi [anche] la carne. Sulla schiena ho visto alcune Sue ossa scarnificate. Gesù mite emetteva flebili lamenti e sospiri.
Quando m'immergo nella Passione del Signore, spesso durante l'adorazione vedo Gesù sotto questo aspetto: dopo la flagellazione i carnefici presero il Signore e Gli tolsero la veste, che si era già attaccata alle Piaghe. Mentre gliela toglievano le Sue Piaghe si riaprirono. Poi buttarono addosso al Signore un mantello rosso, sporco e stracciato, sulle Piaghe aperte. Quel mantello arrivava alle ginocchia solo in alcuni punti. Poi ordinarono al Signore di sedersi su un pezzo di trave, mentre veniva intrecciata una corona di spine, con la quale cinsero la sacra Testa. Gli venne messa una canna in mano e ridevano di Lui, facendoGli inchini come ad un re. Gli sputavano in faccia ed altri prendevano la canna e Gliela battevano in Testa ed altri [ancora] Gli procuravano dolore dandoGli pugni, altri Gli coprivano il Volto e lo schiaffeggiavano. Gesù sopportò in silenzio. Chi può comprenderlo? Chi può comprendere il Suo dolore? Gesù aveva gli occhi rivolti a terra. Sentivo quello che avveniva allora nel Cuore dolcissimo di Gesù. Ogni anima rifletta su quello che ha sofferto Gesù in quei momenti. Facevano a gara per schernire il Signore. Riflettei [per conoscere] da che cosa potesse derivare tanta malignità nell'uomo. E purtroppo questa deriva dal peccato. Si erano incontrati l'Amore ed il peccato.
Giovedì. Adorazione notturna. Quando andai all'adorazione, fui subito investita dal bisogno di raccoglimento interiore e vidi Gesù legato alla colonna, spogliato delle [Sue] vesti e sottoposto subito alla flagellazione. Vidi quattro uomini che a turno sferzavano coi flagelli il Signore. Il cuore mi si fermava alla vista di quello strazio. Ad un tratto il Signore mi disse queste parole: "Ho una sofferenza ancora maggiore di quella che vedi". E Gesù mi fece conoscere per quali peccati si sottopose alla flagellazione: sono i peccati impuri. Oh, che tremende sofferenze morali patì Gesù, quando si sottomise alla flagellazione! Improvvisamente Gesù mi disse: "Guarda e osserva il genere umano nella situazione attuale". E in un attimo vidi cose tremende: i carnefici si allontanarono da Gesù, e si avvicinarono per flagellar[Lo] altri uomini, che presero la sferza e sferzarono il Signore senza misericordia. Erano sacerdoti, religiosi e religiose ed i massimi dignitari della Chiesa, cosa che mi stupì molto; laici di diversa età e condizione; tutti scaricarono il loro veleno sull'innocente Gesù. Vedendo ciò il mio cuore precipitò in una specie di agonia. Quando Lo flagellarono i carnefici, Gesù taceva e guardava lontano; ma quando lo flagellarono le anime che ho menzionato sopra, Gesù chiuse gli occhi e dal Suo Cuore uscì un gemito represso, ma tremendamente doloroso.


+ Il 14. In questo giovedì, mentre si faceva l'adorazione notturna, sin dall'inizio non mi è stato possibile pregare. Una strana aridità si era impadronita di me, non riuscivo a riflettere sulla dolorosa Passione di Gesù. Allora mi stesi sul pavimento a forma di croce ed offrii la dolorosa Passione di Gesù al Padre Celeste in riparazione dei peccati del mondo intero. Quando mi alzai da terra dopo quella preghiera andai al mio inginocchiatoio, ad un tratto vidi Gesù lì vicino. Gesù aveva l'aspetto uguale a quello che aveva durante la flagellazione. Teneva nelle mani una veste bianca, che mi fece indossare, ed un cordone col quale mi cinse i fianchi e mi coprì con un manto rosso, tale e quale a quello con cui fu coperto [Lui] durante la Passione, ed un velo dello stesso colore e mi disse: "Tu e le tue compagne avrete un abito così. La Mia vita, dalla nascita alla morte sulla Croce, sarà la vostra regola. Specchiati su di Me e vivi secondo questo [modello]; desidero che tu penetri più a fondo nel Mio spirito e [tenga presente] che sono mite ed umile di Cuore".
Negli ultimi due giorni, prima della Quaresima, avemmo un'ora di adorazione riparatrice assieme alle educande. Durante entrambe le ore vidi Gesù nell'aspetto che ha dopo la flagellazione [e] fui colpita da un dolore così acuto, che mi sembrava di provare nel corpo e nell'anima tutti quei tormenti.


Giovedì. Durante l'adorazione serale, ho visto Gesù flagellato e torturato, che mi ha detto: "Figlia Mia, desidero che [fin] nelle più piccole cose dipenda dal confessore. I tuoi più grandi sacrifici non Mi piacciono, se li compi senza il permesso del confessore, mentre al contrario il più piccolo sacrificio ha una grande importanza ai Miei occhi, se è [fatto] col permesso del confessore. Le più grandi opere sono senza importanza ai Miei occhi se sono frutto del proprio arbitrio, e spesso non s'accordano con la Mia volontà e meritano piuttosto un castigo e non un premio; mentre la tua più piccola azione [fatta] col permesso del confessore, è gradita ai Miei occhi e Mi è immensamente cara. Convinciti bene di questo per sempre. Vigila incessantemente, poiché tutto l'inferno si sta impegnando in tutti i modi contro di te, a causa di quest'opera, poiché molte anime si allontaneranno dalla bocca dell'inferno e glorificheranno la Mia misericordia. Ma non temere nulla, poiché Io sono con te; sappi che da sola non puoi [fare] nulla".

Questa sera ho visto Gesù nell'aspetto che aveva durante la Sua Passione. Aveva gli occhi rivolti al Padre Suo e pregava per noi.
+ Sebbene fossi malata, oggi ho deciso di fare come al solito l'ora santa. Durante tale ora ho visto Gesù flagellato alla colonna. Durante quella tremenda tortura, Gesù pregava [e] dopo un momento mi ha detto: "Sono poche le anime che meditano sulla Mia Passione con vero sentimento. Alle anime che meditano devotamente sulla Mia Passione, concedo il maggior numero di grazie".

13.II. [1937] Oggi durante la [funzione della] Passione ho visto Gesù martoriato, coronato di spine e con in mano un pezzo di canna. Gesù taceva, mentre la soldataglia faceva a gara a torturarLo. Gesù non diceva nulla; guardò solo verso di me [e] in quello sguardo sentii la sua tortura così tremenda, che non abbiamo nemmeno un'idea di quello che ha sofferto Gesù per noi prima della crocifissione. La mia anima è colma di sofferenza e di nostalgia. Sento nell'anima una grande avversione per il peccato e la più piccola infedeltà da parte mia mi sembra un'alta montagna e la riparo con la mortificazione e le penitenze. Quando vedo Gesù martoriato, il cuore mi si fa a pezzi. Penso a quello che sarà dei peccatori, se non approfittano della Passione di Gesù. Nella Sua Passione vedo tutto un mare di misericordia.